martedì 22 marzo 2011

Sotto il vestito.....

I Vanzina presentano Sotto il vestito niente


I Vanzina presentano Sotto il vestito niente 

Non  aspirano a fornire motivazioni chissà quanto elaborate, a sostegno del loro nuovo film c'è solo il sacro gusto di fare cinema di genere rispolverando il loro primo amore, il thriller. I fratelli VanzinaCarlo alla regia, parlano insieme al cast di Sotto il vestito niente – L'ultima sfilata, presentato a Roma.

Dopo un breve excursus su quello che fu all'origine del film del 1985 (doveva essere affidato ad Antonioni che invece rinunciò), divenuto sorprendentemente un cult,Carlo Vanzina parla di come sia cambiato il mondo della moda, scenario di luci e ombre scelto anche per questo reboot: "negli anni 80 e 90 la moda era identificata con il made in Italy, grandi stilisti emergenti e vere e proprie top model, da Claudia Schiffer a Renée Simonsen, lo spirito era quasi pionieristico. Oggi molto è cambiato, la società globalizzata privilegia il vestito, il marchio, non la star".

Sotto il vestito niente – L'ultima sfilata intreccia tre storie, come spiega lo sceneggiatore Franco Ferrini: quella dell'ispettore di polizia che indaga su una morte misteriosa, quella di una Cenerentola che entra nel modo della moda e il dramma familiare di uno stilista di successo.

"Avevamo voglia di fare un giallo. Sono un appassionato del genere - dice Carlo Vanzina - di film, vecchi e nuovi, e di tutta la letteratura che in questo momento sembra aver trovato nuovo vigore, da Stieg Larsson (la modella che muore all'inizio del film ha lo stesso cognome, ndr) a Camilla Läckberg. Ne è testimonianza la molteplicità di omaggi e citazioni cinefile distribuite in tutta la pellicola." Anche il fatto che, a differenza del primo (ambientato quasi esclusivamente a Milano), questo film è girato in Svezia, prima a Stoccolma e poi a Fjalllbacka, in Svizzera, a Cernobbio, a Milano e a Roma: "Sono le mie suggestioni cinematografiche a guidarmi. La scena sulla panchina è ispirata alla conversazione tra Cary Grant e Ingrid Bergman in Notorius, la clinca di Davos richiama quella di Io ti salverò. Penso che gli spostamenti, il cambio del paesaggio aggiunga sempre qualcosa ad un film, lo impreziosisca".

Enrico Vanzina ha raccontato di come sia stato bizzarro il modo in cui Pino Donaggioha preso parte al progetto, curando nuovamente le musiche del film a 25 anni di distanza dal primo. "Mentre stavo facendo una gara di canotaggio a Venezia, l'ho visto che mi incitava da una finestra e ho avuto la prontezza di dirgli: ti chiamo, Sotto il vestito niente!".
Enrico, co-autore della sceneggiatura, ha parlato della centralità del melodramma in questa storia, segreti, relazioni pericolose e il mondo della moda sullo sfondo. Quello stesso che, come il meccanimo del thriller, rivela e nasconde, affascinando lo spettatore. "Divertiva noi per primi raccontare questa storia, speriamo che il pubblico abbia piacere di uscire da questa sbornia di commedia che ci accompagna di recente. Ne sono contento ma è bello anche raccontare altro".

Venendo agli attori, il film è visto molto con gli occhi del commissario di polizia, dice il regista, che ha trovato il suo interprete in Francesco Montanari, noto ai più come il "libanese" della serie di Romanzo Criminale. "Ho trovato eccellente la collaborazione con Carlo ed Enrico Vanzina, al 51esimo film sono dei professionisti sempre pronti all'ascolto e al confronto". Il personagggio testardo e simpatico che interpreta Montanari sembra rispecchiare alcune sue caratteristiche: "la determinazione sicuramente mi appartiene - dice l'attore. Ho cercato di rendere l'ispettore Malerba un uomo normale e non banale, l'ironia, che ho costruito anche grazie al mio collega poliziotto (Vincenzo Zampa), penso sia una sfumatura fantasiosa e credibile".

La Cenerentola, o il "cigno bianco", come l'hanno definta i Vanzina, di questo film èVanessa Hessler. Giovane e bellissima modella italo-americana che dopo una parte inNatale a Miami si è trovata ad affrontare un genere completamente diverso. Il personaggio di Britt è quello di una ingenua ragazza di provincia che si trova d'improvviso catapultata nel mondo della moda, seducente e pericoloso. "In questo ruolo ho rivisto molto dei miei esordi, il mondo della moda lo conosco abbastanza bene, è affascinante, ma il cinema ti permette di conoscere più a fondo le persone. Sono stata felice di prendere parte ad un thriller, la cosa in un primo momento mi ha spaventato, proprio perchè era importante rendere credibile i tratti genuini del mio personaggio, ritrovare quella verità nella sorpresa".

La collaborazione tra Francesco Montanari e Vanessa Hessler è stata molto apprezzata da entrambi, si sono scambiati complimenti sinceri rivelando uno dell'altro una dedizione particolare al lavoro di squadra, che si è tramutato in sintonia.

A completare il cast Gisella Volodi, che non ha nascosto la sorpresa e il piacere dopo che le hanno chiesto di sfilare a Parma: "ci sono modelle che diventano attrici e attrici vecchiotte che diventano modelle"; Virgine Marsan, che ha descritto il lato oscuro del suo ruolo e Richard E. Grant. L'attore inglese, spesso interprete dei film di Robert Altman, che, nei panni dello stilista Marinoni, ha dato la sua impronta internazionale al film. 

mercoledì 9 marzo 2011

Torna al cinema Lara Croft senza la Jolie uscita prevista per il 2013 Fan di Lara Croft gioite! La sexy avventuriera, capace di passare con egual successo dal mondo dei videogiochi a quello del cinema, sarà presto protagonista di un nuovo film.

L'ultima pellicola della serie Tomb Raider risale all'ormai lontano 2003, a quel tempo fu la Paramount a produrre l'opera che aveva per protagonista un'Angelina Jolie poco più che ventisettenne.

Ora sul franchise ha messo gli occhi (e le mani) la Warner Bros e, visto che la Jolie nel frattempo ha raggiunto la soglia dei 36 anni e che la Lara Croft di questo nuovo episodio dovrebbe essere intorno ai 21, sta cercando una degna sostituta.

Tra i nomi delle papabili finora i più attendibili sembrano essere quelli di Megan Fox e Olivia Wilde, con la seconda che, al momento, avrebbe un leggero vantaggio sulla rivale.

A produrre il film l'esperto Graham King, già responsabile di progetti pluripremiati, come The departed - Il bene e il male e The Town.

A quanto pare, dal punto di vista narrativo, la trama del film dovrebbe costituire una sorta di prequel alle avventure di Lara, ma di più per il momento non è dato di sapere.

giovedì 3 marzo 2011

SONO TORNATI....

Piranha3dFossero oggi sufficienti,nel cinema del superfluo le allusioni a titoli di valenza per suffragare o giustificare la messa in produzione di prodotti vuoti,il ricorso alla creatività perderebbe di significato in una corsa all'esercizio copiativo falso e inconsistente.
Il cinema,come mezzo di traduzione di un linguaggio sociale che si allarga nei termini della politica,della famiglia,della comunità umana e nei valori che ne derivano,è come lo specchio di una cultura che si sviluppa e cresce e che vede trasposto  in immagini ciò che è,che aspira a divenire o che teme. Se il messaggio trasmesso non emette frequenze,il segnale è muto e scorre davanti ai sensi senza lasciare traccia del suo passaggio.

"Piranha 3D" apre con intento ironico sulla figura di un pescatore,Richard Dreyfuss",seduto in barca in un lago e che mima sè stesso trentasei anni fa sulle note di "Show Me The Way To Go Home",nella sequenza con Robert Shaw nello "Squalo" di Spielberg.
L'incipit è accattivante,ma le considerazioni si fermano qui. Questa è la storia di in branco di piranhas preistorici vissuti e riprodottisi nelle viscere della terra e che,a causa di un movimento tellurico,trovano la via d'uscita dopo milioni di anni da una caverna apertasi sotto il fondale dell'immaginario lago Vittoria in Arizona,infestando le acque frequentate da migliaia di turisti vacanzieri e studenti in festa riuniti per lo Spring Break di marzo.

Jake Forester (Steven R McQueen) è un giovane del posto che gravita attorno all'entourage del sedicente regista Derrick Jones (Jerry O'Connell),impegnato a girare un porno filmetto soft con la compiacenza di disponibili ragazzine disinibite.
Invece di accudire al fratellino e alla sorellina,Jake si lascia incantare dall'occasione di assistere alle riprese sulla barca di Derrick,che viene attaccata dai pesci cannibali.
Toccherà al ragazzo e alla madre Julia (Elisabeth Shue),sceriffo locale,salvare i turisti e la popolazione dal terribile pericolo.
E' evidente il richiamo alla situazione di Amity,in questo indigente remake firmato Alexandre Aja del lavoro di Joe Dante del 1978,che si dispiega in un eccesso di volgarità gratuite e indulgente nullismo qualitativo.
Fitto di protagonismo adolescenziale smoderatamente triviale e grossolano,il film è uno sproloquio dialogato e asostanziale,privo del minimo contenuto sensato che si correli al gusto o alla buona creanza.
Le sequenze si susseguono stancamente in un ritornello ripetitivo e senza empatia,intento a raggiungere l'epilogo in una futile stupidità narrativa che ritrae la desolante condizione di un paesaggio umano di allarmante povertà,con dialoghi e situazioni che implodono grottescamente nel nichilismo di uno spettacolo triste e sboccato.
Steven R McQueen,nipote di un'icona,si agita su una scena infestata dai clichè di genere ("Anaconda","Lake Placid"),ricca di colore e movimento,ma vuota di ogni sintomo di vita.

Il ricorso al 3D - ma il film è stato girato in 2D e convertito in postproduzione - sortisce lo stesso effetto posticcio dell'ambientazione fracassona e della superflua iperattività delle mille comparse con i corpi scoperti ma senza volto.
Nel tentativo illusorio di conferire al racconto la decenza di una struttura,il regista imbastisce la narrazione in un'altalenarsi visivo di chiari scuri,luce buio,colori e ombre,aria e acqua,rimandando anche nelle riprese a pelo d'acqua al gioco duale della pellicola di Spielberg.
Non c'è dramma nè paura,novità o interesse in questa apologia del cattivo gusto,dove ogni considerazione sostanziale pare fuori luogo per un prodotto a perdere,sgradito persino sulla mensa del consumismo più mercataro e degradato di un cinema di infimo livello.

mercoledì 2 marzo 2011

Nuove Indiscrezioni,,,,

Nuove indiscrezioni su Ghostbusters 3!
Secondo una fonte interna, ovviamente anonima, il nuovo film avrà come protagonista Oscar, cioè il bambino di Dana Barrett (Sigourney Weaver) visto in Ghostbusters II. Si verrà a sapere che il ragazzo, che ormai ha compiuto 21 anni, è il figlio di Wenkman, e che ha intenzione di partecipare al lavoro del padre. Secondo la stessa fonte, oltre a Oscar, alla Weaver e ai quattro Acchiappafantasmi originali, il film vedrà anche il ritorno di Rick Moranis, che abbandonerebbe il suo isolamento dal mondo del cinema per riprendere il ruolo di Louis Tully. Troppo bello per essere vero? Probabilmente sì, ecco perché non ci sentiamo di mettere la mano sul fuoco per nessuna di queste indiscrezioni.

Lo Sapevate che....

Continua a salire l’attesa e l’interesse e per il sequel del film evento della scorsa stagione: Avatar 2. Questa volta è lo stesso regista James Cameron a lasciare trapelare qualcosa di nuovo in una sua intervista al Wall Street Journal ed anche quello che sembra essere il primo trailer taser di Avatar 2.
Dalle prime dichiarazioni il regista sembra voler continuare a lavorare all’intuizione che ha portato al successo il precedente film: la tecnologia 3d, che se pure ha raggiunto risultati incredibili quasi esclusivamente nella pellicola girata da Cameron, non ha appieno soddisfatto le aspettative del regista. Per Avatar 2, James Cameron vorrebbe aumentare il livello di luminosità dei cinema, e poter girare per quindi proiettare il film a 48 fino a 60 fotogrammi al secondo. Usando questi stratagemmi secondo il regista si potrebbero risolvere quei i problemi che sarebbero alla base dei malesseri avvertiti da alcuni spettatori durante la visione della pellicola in 3d. James Cameron, di fatti, imputa alla riproduzione a 24 fotogrammi al secondo una sorta di tremolio dell’immagine che causerebbe quel senso di nausea effetto reso più evidente da un’immagine più realistica che la tecnologia 3Drestituisce allo spettatore, ma che direttamente non avrebbe nulla a che fare con essa. Questi aspetti tecnici sono già stati discussi ed analizzati da uno dei più famosi montatori della scena cinematografica americana, Walter Murch. Il montatore ha compiuto alcuni studi e ricerche sulla nuova tecnica stilando anche un elenco di alcuni dei problemi che secondo lui si potrebbero risolvere della stereoscopia tridimensionale, aggiungendone anche una di quelli che lui considera Irrisolvibili.
Una delle notizie che sembrano confermate è quella dell’utilizzo dello stesso tipo di telecamere utilizzate per la realizzazione del film Sanctum, di cui James Cameron è stato produttore e che in queste settimane si aggiungerà ad i film in uscita anche in Italia. Ovviamente le riprese di Avatar 2 non sono ancora cominciate ed anche se si vocifera di una uscita per il natale 2013 ancora non si sa nulla di preciso. Ad ogni modo il tempo e la volontà sono dalla parte dello staff di James Cameron, che magari riuscirà a mettere le mani anche sulla lista nera di Murch. Restare sintonizzati sul nostro sito che continueremo ad aggiornare ad ogni succosa novità.

Da non perdere assolutamente...

Il Cigno Nero
Regia: Darren Aronofsky
Attori: Mila Kunis, Natalie Portman, Winona Ryder, Sebastian Stan, Vincent Cassel, Christopher Gartin, Toby Hemingway, Janet Montgomery, Barbara Hershey, Kristina Anapau, Ksenia Solo, Adriene Couvillion
Genere: Drammatico
Distribuzione: 20th Century Fox Italia S.p.A.
A New York una compagnia di balletto sta allestendo Il lago dei cigni e il regista Thomas Leroy decide di sostituire la prima ballerina Beth con Nina. Ne Il lago dei cigni sono previsti i ruoli dell'innocente cigno bianco, adatto a Nina, e del sensuale cigno nero, più adatto a Lily. La rivalità tra le due ballerine, porterà Nina ad esplorare il suo lato oscuro senza la certezza che Lily sia una vera nemica, ma solo frutto della sua mente, facendo nascere in lei un'ambigua ossessione.

lunedì 28 febbraio 2011

And the winner is...

La scorsa notte presso il Kodak Theater di Los Angeles si è svolta la cerimonia di premiazione degli Oscar 2011, condotta dagli attori James Franco e Anne Hathaway. Le nomination vedevano un certo equilibrio fra i film contendenti con un particolare braccio di ferro tra Il discorso del ReIl GrintaThe Social Network e Inception. La prima constatazione da fare è che nessuno di questi film ha stravinto sugli altri, almeno per numero di statuette portate a casa. C’è però da sottolineare che Il discorso del re si è aggiudicato i premi certamente più ambiti: Miglior Film, Regia, Attore Protagonista e Sceneggiatura Originale. Quattro statuette così come Inception, che prevale però in categorie prettamente più tecniche: i due premi Mix e Montaggio Sonoro, migliori Effetti Speciali e Miglior Fotografia. Ne esce invece parzialmente sconfitto The Social Network, che si aggiudica le statuette per la Miglior Sceneggiatura Non Originale, Miglior Colonna Sonora (ad opera di Trent Reznor e Atticus Ross) e Miglior Montaggio.
Per il resto, il solito Oscar alla Pixar per il miglior film d’animazione Toy Story 3 che si aggiudica anche l’Oscar alla Miglior Canzone. Natalie Portman ha vinto l’Oscar come Migliore Attrice per l’interpretazione ne Il Cigno Nero, un Christian Bale che ha vinto il premio come Miglior Attore Non Protagonista per The Fighter, insieme a Melissa Leo che ha vinto quello di Attrice Non Protagonista sempre per lo stesso film.
Da segnalare anche due premi a un film che non ha particolarmente brillato e che a suo tempo ha ricevuto non poche critiche: si tratta di Alice in Wonderland di Tim Burton che si è portato a casa gli Oscar per la Miglior Scenografia e Miglior Costumi.
Il grande sconfitto di questa 83^ edizione è Il Grinta dei fratelli Coen, che nonostante le ben 10 candidature (solo due in meno rispetto alle 12 de Il discorso del Re) non ha portato a casa nemmeno un premio.