venerdì 25 febbraio 2011

Prossimamente....11/03/2011

“Scegliere di non credere nel Diavolo non ti proteggerà da lui”.
Padre Lucas.
E' la storia di un giovane seminarista americano che studia per diventare prete. Inviato a studiare l’esorcismo in Vaticano, nonostante i suoi dubbi su questa pratica controversa, il giovane Michael Kovak (Colin O’Donoghue), sfida i suoi superiori invitandoli a rivolgersi alla psichiatria, invece che ai demoni, per trattare i posseduti. In seguito a questa sua esternazione viene mandato come apprendista dal poco ortodosso Padre Lucas (Anthony Hopkins) - un leggendario sacerdote che ha eseguito migliaia di esorcismi - dove la sicurezza coriacea di Michael comincia a cedere. Finché il seminarista viene coinvolto direttamente in un caso inquietante che sembra perfino trascendere le capacità di Padre Lucas e inizia ad intravedere un fenomeno che la scienza non riesce né a spiegare né a controllare… un male così violento e terrificante che lo costringe a mettere in dubbio tutte le sue precedenti certezze.

Un Anthony Hopkins così sinistro ed inquietante non lo si ricordava dai tempi di Il silenzio degli innocenti. L’attore ha affermato più volte che è stato il libro all'origine del film, scritto da Matt Baglio (Sperling & Kupfer) e fondato su una serie di veri accadimenti di possessioni demoniache raccolte dallo stesso autore, ad averlo aiutato ad entrare nella mente di Padre Lucas. Mikael Håfström si era già fatto notare come regista con il notevole horror 1408, mentre il cast vede, accanto ad Hopkins ed al giovane, bravissimo, protagonista Colin O'Donoghue, Rutger Hauer, Maria Grazia Cucinotta, Alice Braga, Toby Jones, Ciarán Hinds. "Esiste un interesse universale nel rito dell’esorcismo – ha affermato Mikael Håfström -.  Molto proviene dalla religione, ma molto deriva anche dalla cultura popolare. In tutto il mondo, le persone sono attratte da questo tema, anche perché - o forse proprio perché - resta un fenomeno non dimostrabile e nemmeno interamente compreso. Più si osserva, più si capisce che non esistono facili soluzioni al problema”.

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